[Fonte: Annali universali di statistica economia pubblica, storia, viaggi e commercio, dicembre 1842, volume 74, fascicolo 222, pagine 320-323]

INAUGURAZIONE ED APERTURA DEL TRONCO DA VENEZIA A PADOVA
DELLA STRADA FERRATA LOMBARDO-VENETA

(Gazzetta privilegiata di Venezia 12 corrente)

Il giorno 12 corrente ebbe luogo l'inaugurazione del tronco di strada ferrata da Marghera a Padova ed il dì 13 incominciarono le corse ad uso pubblico.

Già varii esperimenti di corse si sono ripetuti negli scorsi giorni e tutti felicemente; distinti personaggi, addetti a pubbliche magistrature, v'intervennero con molto compiacimento, sì per la curiosità e pel diletto della corsa che per l'ordine e la esattezza del servigio. Il maggior tempo impiegato nella più lenta di tali corse fu di minuti 54, ma si può farla e si fece anche in meno se le superiori prescrizioni no'l divietassero.

Oh è bene un progresso stimabile cotesto di poter andare Venezia a Padova in sì breve spazio di tempo, mentre colle ordinarie vie e le più sollecite, bisognavano quattro a cinque ore!

Il correre sulla strada ferrata (ove siano osservati tutti i più scrupolosi antivedimenti, del che ci sono guarentigia l'ottima volontà della onorevole Direzione ed il sapere dei valenti ingegneri a' suoi stipendii) non è notevole a veruna costituzione, né a veruna età di persone. Io non ne feci ancora sperimento, perché impeditone dalle quotidiane mie faccende, ma venni assicurato da chi vi fu per due volte, che meno la passeggera sorpresa, conseguente alla insolitezza del corso, quel tragitto è assai piacevole, perché tiene più dell'aereo che del terrestre, e ci trasporta in una atmosfera affatto ignota e singolarmente dilettosa; così che per al presente, un solo dispiacere si prova, quello che il corso sia troppo breve, e troppo fugace la dolcezza che ne deriva.

Cotesto fatto deve allettarci tutti che ne abbiano la opportunità e la provata solerzia dei conduttori delle vetture, già scelti tra i migliori che si offersero al concorso, deve rinfrancare qual si voglia animo ancor dubitoso sulla buona riuscita. Perciocché, a disingannare gli avversi di tale mirabile mezzo di comunicazione, sembrami bastare l'atro fatto, che tutti i sinistri accaduti sulle strade di ferro provennero o da disattenzione o da imperizia delle guide e dei sorvegliatori, come appunto (benché non diffusi dalle Gazzette) per la sbadataggine od incapacità de' vetturali sono avvenuti ed avvengono tutto giorno rovesciamenti o guasti di carrozze con grave danno de' viaggiatori.

I prezzi assegnati a ciascuna corsa saranno di lire austriache 4.50 per le prime vetture, di 3.50 per le seconde, e di 2 per le terze, nella qual tassa è compreso il prezzo di tragitto negli omnibus (I) appositamente costrutti sino a che sia compiuto il gran ponte. La differenza tra queste tasse dipende unicamente dall'essere le carrozze arredate con più o meno eleganza: chè del resto tanto si sta bene nelle ultime quanto nelle prime, e queste sono sicure al pari di quelle.

È dunque assai presso il giorno in cui, dopo sorseggiato in sul meriggio l'ottimo caffè del nostro Florian, potremo passare in sulla sera alla vetusta Padova, ed entrare le magnifiche sedi dell'unico Pedrocchi a pigliarvi un gelato, e a deliziarci in quell'incantato soggiorno, nel quale la odierna civiltà e il buon gusto profusero a gara ogni più squisita eleganza, e con cui un uomo di modestissima condizione eresse a sé medesimo durevole monumento di gloria.

E questo del diletto; chè della utilità conseguente parleranno gli economisti.

(I) Elegantissime peote capaci di venti persone ciascuna.

Alessandro Tuzza

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