Bibliografia Ferroviaria Italiana


GIOVANNI MILANI

Progetto di una strada a guide di ferro da Venezia a Milano dell'ingegnere Giovanni Milani ingegnere in capo della i. r. privilegiata strada di ferro Ferdinandea Lombardo-Veneta

Venezia : Coi tipi di Giuseppe Antonelli, 1840.
Pagine 110 e cinque tavole. Cm. 29x21.
Indice
Capo I. Scopo del progetto. Molte essere le utilità pubbliche, che una nuova via di comunicazione procura ad un Impero, ad un regno, e quali. Quelle di una strada di ferro maggiori di tutte. Il prodotto del pedaggio esser, forse, la minore. Ma occorrere che queste utilità esistano in semente, in germe nel territorio per cui passa. Il frutto dell'opera esser tanto maggiore, quanto più questo germe delle pubbliche utilità è sviluppato. Doversi quindi condurre le strade di ferro per territori più ricchi, più industriosi, più popolati. Così pensarsi per tutto, così per tutto essersi fatto[1]
Capo II. Che la strada di ferro da Milano a Venezia dev'essere eseguita da una Compagnia di azionisti. Di tutte le utilità che sarà per fruttare, una sola, il pedaggio, dover quindi pagare le spese. Nel pensier del progetto due considerazioni presentarsi innanzi tutto. Quale sia la zona di terreno da scegliersi per ottenere la maggior somma possibile di utilità. Qual differenza passi nelle considerazioni di utilità tra la scelta della zona e la determinazione della linea. Alcuni cenni topografici e qualche notizia statistica sul Regno Lombardo-Veneto[6]
Capo III. Vedersi chiaro pei due capi antecedenti, la zona di territorio da preferirsi essere quella che corre retta da Milano a Venezia. Quali difficoltà di suolo s'incontrino in questa, e come convenga vincerle od eluderle. Sieder Bergamo al principio della parte montuosa, ed esser più alto di Milano di 117,28 metri. A che mirossi tracciando la linea nella zona scelta. Suo andamento e suoi vantaggi. Della diramazione verso Bergamo. Di quanti rettilinei compongasi la linea principale. Quante le curve che li uniscono, quale la lunghezza del raggio di queste. Lunghezza totale del cammino. Dividersi in undici sezioni. Lunghezza di ciascuna sezione. Lunghezza della diramazione verso Bergamo, e dell'intiero cammino da Bergamo a Milano, e da Bergamo a Venezia, per la diramazione e per la via principale. Stazioni, loro numero e luogo. Poter l'esperienza accrescerle e mutarle[9]
Capo IV. Accidenti generali di prominenza e di avvallamento della sezione longitudinale del suolo lungo la linea scelta. Bacini ed argini tra cui scorrono i fiumi che s'intersecano. Quanto si cali da Milano a Venezia, dove e quale il punto più alto che si varca in cammino. Riflessi premessi alla determinazione delle pendenze dell'intiera linea, limiti tra cui stanno. Perché, e come si passi sotto l'alveo del torrente Guà, e come si passi sotto l'ultima pendice dei Berici. Del suolo percorso dalla diramazione verso Bergamo. Sua pendenza totale dalla soglia della porta di S. Bernardino a Guzzasete; non potersi evitare il sei per mille, giovar quindi seguir, prossimamente, la naturale pendenza del terreno. Tronchi e pendenze della diramazione per Bergamo. Che della di lei lunghezza totale, quasi quattro quinti potranno essere percorsi, nella discesa, col mezzo della sola gravità. Larghezza del piano superiore della strada, fosse di scolo, scarpe, due essere le carreggiate, morse che contengono le guide, traversi di legno di larice sopra cui le morse sono chiodate, fondamento sotto ai traversi, cautele per impedire che si muovano nelle curve[15]
Capo V. Quante strade, quante acque s'incontrino colla strada di ferro. Essersi provveduto alla comoda continuità delle prime, ed al passaggio delle seconde. Quante strade postali s'intersechino, e di quanto vi si passi sopra o sotto. Dei ponti proposti quasi tutti essere di muro, di legno pochissimi; que' soli che il farli di muro sarebbe richiesto spesa e tempo soverchio. Anche in quei di legno le spalle essere sempre di muro, le pile finché si può. Pei meno facili aversi sviluppato i pensieri, e fatti i disegni. Questi essere nove, quello della laguna compreso. Dirsi una parola degli otto primi, più a lungo del nono, ma nei capi seguenti. Dei ponti sul Serio, Mincio, Brenta, Canal Muzza, fossa di Pozzolo, Adda, Oglio, Adige[21]
Capo VI. Alcune notizie generali, geografiche, fisiche e geologiche sopra la Laguna Veneta[26]
Capo VII. Di Venezia e de' suoi canali principali interni o vicini. Come l'acqua ch'entra pel porto del Lido si diffonda nella laguna. Dove incontri quella dei porti attigui. Il paludo di S. Secondo esser libero d'ogni corrente[29]
Capo VIII. Della sicurezza di Venezia contro ogni conquista. Perché sia poco abile alle offese, e quanto gioverebbe che lo fosse. A che miri il forte di Marghera. Come il fine a cui mira possa cogliersi intieramente colla costruzione di un ponte. Un ponte attraverso alla laguna occorrer anche per la strada di ferro. A quali riguardi per la laguna soddisfar debba la di lui posizione e direzione. A quali il di lui ricapito in Venezia. Potersi e doversi adattarlo ad altri comodi, ad altre utilità[31]
Capo IX. Mossa. Cammino. Ricapito del Ponte, sua lunghezza ed altezza relativamente alla Comune. Come il Ponte si divida in due parti, e perché. Del Canal Colombola, e delle utilità che procura. Perché convenga mantenerne libero il transito, e con qual ponte mobile lo si accavalchi. Idea generale della seconda parte del Ponte, come si divida in sei stadii mediante cinque piazzette, quanti archi contenga. Monumenti eretti nella piazza di mezzo, loro forma, e scopo. Idea generale dell'acquidotto, della condotta del gaz, del Tunnel[34]
Capo X. Dimensioni della prima parte del ponte. Del ponte girevole. Delle luci, a cui sovrasta, delle cinque piazzette, delle tre testate. Dimensioni e forma della seconda parte. Larghezza del ponte, a quanti usi si presti, come si divida. In qual modo l'acqua di pioggia, che cade sopra il carreggiabile del ponte, si scarichi. Forma e pavimento del colmo, lastricato dei camminapiedi. Forma e dimensioni dell'acquidotto, del condotto del gaz, del Tunnel[38]
Capo XI. Di quali materiali sarà il ponte costruito. Che bisogna essere parchi negli ornamenti, e perché. A che i proposti si riducano. Qual uso si potrà fare delle aree vuote delle piazzette[42]
Capo XII. Profondità e base delle fondamenta. Pratiche di costruzione[44]
Capo XIII. che per la costruzione del ponte lo stato idrometrico della laguna non cambiasi. Utilità della forma particolare data al ponte girevole. Vantaggi della mossa, del ricapito, della direzione, della forma del ponte. Perché convenga dare la preferenza ad un ponte di muro sopra un ponte di legno. In una parola se, e come il ponte soddisfi a tutte le condizioni, a cui, sin dapprima, mirossi[46]
Capo XIV. Molti essere i vantaggi che ridondano da una strada di ferro, come fu accennato, ma doversi, nel caso attuale, por a calcolo quello solo che deriva dal pedaggio. Qui dunque l'utilità dover emergere dal confronto di tutte le spese col prodotto netto di transito. Doversi quindi conoscere le spese di costruzione, e di quant'altro occorre all'amministrazione ed al servigio della strada, ed il ricavato netto del transito. Quante e quali sieno le spese di costruzione e di fornimento d'ogni arnese tanto per la linea principale, che per la deviazione verso Bergamo, e quale l'importo complessivo di queste spese. Quanto la rendita lorda di un anno. Quanto la netta. Quindi il pro annuo della somma impiegata, o l'utilità del pedaggio. Dopo tutto l'esposto sperarsi evidente la possibilità e l'utilità pubblica di una strada a guide di ferro da Venezia a Milano[50]
Spesa occorrente alla costruzione della strada ed al fornimento di ogni arnese necessario al trasporto[53]
Allegato A. Progetto economico cioè: movimento presuntivo in un anno dei viaggiatori, delle merci, delle bestie, del denaro lungo l'intera linea da Milano a Venezia[75]
I. Movimento presuntivo dei viaggiatori in un anno lungo l'intera linea da Milano a Venezia[77]
II. Movimento presuntivo delle merci in un anno lungo l'intera linea da Milano a Venezia[87]
III. Movimento presuntivo del bestiame e del denaro in un anno lungo l'intera linea da Milano a Venezia[101]
Tavola I in quattro fogli. Topografia della zona di terreno corsa dalla strada, profilo di livellazione delle pendenze della strada e della linea dalla strada battuta
Tavola II. Topografia della Laguna Veneta
Tavola III. Ponte della Laguna
Tavola IV. Ponte della Laguna
Tavola V. Ponte della Laguna
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