Luogo di pubblicazione
Tipografo Tipografia del Lloyd Austriaco
Data di pubblicazione 1857
Tipologia Monografia
Lingua di pubblicazione Italiano
Nazione di pubblicazione Italia
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Testo

PER LA
SOLENNE APERTURA
DELLA
STRADA FERRATA
IN TRIESTE
27 Luglio 1857.
TIPOGRAFIA DEL LLOYD AUSTRIACO.


Il tanto sospirato oggetto - l'attivazione cioè della Ferrovia che da qui direttamente alla Capitale dell'Impero conduce, oggi si ebbe l'adempimento. Immensa si è la contentezza de' Cittadini per tale faustissimo evento, dolce il conforto negli abitanti limitrofi, che tutti attendono beni e prosperità sempre maggiori.
Vistosissimi al certo furono i dispendj, molti gli ostacoli per condurre a termine la grandiosa opera, ma tutto venne superato e vinto e per le indefesse prestate cure da parte dell'Eccelso Austriaco Governo cure veramente paterne, e mercè la sapienza e zelo ammirabile dell'Ingegnere in capo, e di altri spettabili Incaricati alla direzione del lavoro. E fu in forza di sì bello e costante acccordo, che la Ferrovia venne ultimata con sorprendente sollecitudine, e con perfezione tale, che per le tante superate difficili posizioni, e per la deliziosa prospettiva che presenta, viene calcolata per la più bella del vastissimo Austriaco Impero.

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Trieste, che all'ombra dell' austriaco vessillo divenne celebre nel mondo commerciale e distinta perciò dal titolo di Emporeo, ora può considerarsi assicurata in tale distintivo per la duplice causa e delle straordinarie importazioni che dalle più lontane regioni tanto da parte di nazionali che di esteri Navigli, e più a mezzo dei tanti Piroscafi d'imponente portata di cui si compone la flottiglia della locale Spettabile Società di navigazione a vapore del Lloyd austriaco saran per qui giungere per essere poi innoltrate a mezzo della Ferrovia per la Capitale ed altre Contrade dello Stato e di altri Regni, e per la rimessa di merci che da questi sarà per farsi nella massima parte per la stessa via, come la più sollecita, tanto per le speculazioni commerciali della Città, che per la spedizione ad altri Scali.
Per tale incessante movimento ravvivata si vedrà l'attività come nel ramo commerciale, cosi nelle arti, nell' industria e nella mano d'opra e per cui tutti avranno vasto campo di aspirare a continui guadagni, nè la classe degl' indigenti sarà più cosi numerosa, né i realmente poveri ed impotenti avran tanto a sospirare i necessarj soccorsi, mentre questi ben pronti e più generosi saranno per essere, chè di buon animo e concordi vi concorreranno all'uopo le altre classi. Si, per la floridezza nel commercio le arti tutte ne sperimentano sommi e perinanenti vantaggi, chè a gara i magistrati ed i particolari si occupano nei piani per l'erezione di Stabilimenti, di Edifizj, e d'altre opere di abbellimento tendenti ad accrescere la magnificenza e il decoro dei ri

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spettivi luoghi, e renderli quindi anche in tale rapporto meritevoli di rinomanza.
Così sarà di Trieste. Questa novella sposa dell'Adriatico, che da pochi lustri in modo veramente prodigioso ebbe ad acquistare celebrità commerciale, presenta già opere sì pubbliche che di privata ragione di ornamento bellissimo ; opere che per l'accennata causa gradatamente si aumenteranno, e per cui i forastieri che saran per portarvisi, sorpresi da un lato per l'incantevol prospettiva che offre la linea Ferroviaria qui conducente, non potran d'altra parte che convenire, appartener Trieste al ruolo delle più belle ed eleganti Città Marittime.
E saggio indubbio sul genio che dai Triestini nel proposito coltivasi, presenta già quella linea di fabbricati con piena regolarità e meravigliosa eleganza disposti al punto di Stazione della Ferrovia, i disegni per la costruzione di magnifici Edifizj in quelle vicinanze, il piano già approvato per l' erezione di maestoso Sacro Tempio nella Via Stadion, e per quella di altra Chiesa con annessovi Cenobio pei Reverendi Padri Cappuccini, l'ultimato Nuovo Teatro "L'Armonia ," il recentemente compito magnifico Palazzo del Cav. Revoltella, la dilatazione in corso di lavoro del gran Molo S. Carlo, l' immunimento del Mandracchio, l'imponente Edifizio pur approvato a ricovero dei poveri ; opere tutte alle quali altre ne succederanno, e progredirà quindi costantemente la Città oltrecchè nei commercj anco nei monumentali Edificj ed in altre opere di ornato. Sono questi i frutti derivanti dalla floridezza nei

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commercj, floridezza che Trieste può fondatamente sperare, non sarà mai per mancarle perchè favorita in ciò dalla sua posizione vantaggiosissima, e più poi per la Grazia Imperiale, che come dagli Augustissimi Predecessori, cosi dall'attuale Sommo Imperante FRANCESCO GIUSEPPE I. mantenuta le viene in premio della suddita e filiale sua fedeltà sempre serbata al Trono de' Cesari.
E prove indubbie dell'affetto specioso, che il Magnanimo Imperatore e Re nutre per questa Città sono : le speciali concessioni in linea commerciale benignamente di recente accordatele, e la graziosissima degnazione di onorare l'apertura solenne della Ferrovia coll'intervento dell' Augustissima Sua Persona, e di scelto cortèo, composto di Uomini Illustri per Natali, per Sapienza , per Dignità e tutti disposti a cooperare per ogni possibile vantaggio a prò di quest'Emporeo.
Se Trieste presentasi adunque in oggi tutta giuliva, ben ragionevole ne è il motivo, perchè originato. dalle più belle speranze. Gode Dessa per l'apertura della linea Ferroviaria che le promette crescente e duratura prosperità, ma assai più gode pel nuovo saggio di paterno affetto da Cesare esibitole nella personale sua visita. Ed è per questo straordinario sincerissimo gaudio, che l'illustre Città offerir volendone pubblica testimonianza, varie magnifiche Feste vennero stabilite per genio e cura concorde dell'Inclito Municipio e delle Spettabilissime Camera di Commercio e locale Società di Naviga

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zione a vapore del Lloyd austriaco, interpreti lutti questi, dei voti Cittadini.
L'avvenimento del giorno, le feste , il giubilo generale, oggetti sono, che costituiranno uno dei più belli e memorandi fatti nella Patria Storia. Del fausto avvenimento ne gode tutta la Monarchia , in ispecialità poi le vicine Provincie del Friuli, Istria Carniola e Dalmazia . Sì, conforto massimo sen tono gli abitanti di queste nel conoscere, che venendo, mercè l' in oggi aperto esercizio Ferroviario, assicurato a Trieste straordinario commerciale movimento, quindi il maggior di Lei ben essere, essi pure saranno per sperimentarne le felici conseguenze. E ben ragionevole si è la fiducia. Gli abitanti delle accennate Provincie, già da moltissimi anni effettuano nella massima parte in questa Città lo smercio dei rispettivi prodotti, in questa gli artieri ed i lavoratori manuali di buon volere trovano occupazione e lavoro e possono perciò provvedere alla propria e delle rispettive Famiglie sussistenza ; ed in questa ne' tempi di calamità, la Dalmazia e l'Istria special mente esperirono la Città generosa , beneficentissima, e perciò ben doverosamente chiamati si sentono a compartecipare della sua gioja e a sperare ad un tempo in miglior avvenire.

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meglio provvedere alle loro bisogna. Col benefizio della Ferrovia potranno dessi inoltre asportare certi prodotti, che rari e ricercati sono come nella Capitale così in altre città dell'Impero e ritrarne utile grandissimo. Ed ecco che al vantaggio economico, altro bene grandissimo presenta le Ferrovie, per la sollecitudine e miti dispendi nei viaggi, il progresso cioè nella civilizzazione. Gli è certo che moltissimi, allettati dalle riferite facilitazioni volentieri si porteranno e nella Capitale ed in altre Provincie, ed avran campo cosi di rilevare i differenti costumi, di ammirare le opere, le invenzioni i vari rami d'industria, e con tali nuove conoscenze lieti e contenti ritornando alle Patrie Terre, potranno adottare nuovi utili principj, attivare qualche opra, ed apportare per tal modo utili a sè stessi , e ai loro confratelli. No qui han termine le utilità dalla sollecitudine ferroviaria derivanti, che essa riesce inoltre profittevolissima come alla ricreazione dello spirito così alla salute . E qui mi cade in acconcio il riportare quanto l'Egregio Dottore Signor I. Luzzatti scriveva di questi giorni in proposito in pregevolissimo articolo col titolo : La Strada Ferrata Tergestina e la pubblica Igiene , inserito in questi Periodici "L'Osservatore Triestino", e il "Diavoletto."
"È non è a dirsi (sono sue parole ) di qual immenso vantaggio andranno a godere in quelle rapide gite gl'ipocondriaci e le isteriche, e non havvene pochi nella nostra città, ed i giovani affetti da scrofola, o chi soffre di fisconie addominali e di sbilanci idraulici nel torrente del cir

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colo sanguigno. Perchè queste sofferenze che erano frequentissime a Venezia prima che la strada ferrata mettessela in comunicazione colla terraferma andavano a poco a poco screscendo, e la pubblica salute, così ne riferiva un distinto medico veneziano, avanzavasi in meglio a misura che quella popolazione versavasi con viaggi frequenti sulle belle pianure e di Padova e di Treviso. Ed è perciò che noi consiglieremmo a tutti, ed al popolo in ispecialità, invece di passare i giorni festivi in pericoloso affollamento nelle taverne e nelle biscazze con danno immenso della salute e della morale e con largo sperpero delle sostanze , di spendere in vece poche berlinghe in quelle periodiche scorserelle e sulle ali del vapore procurarsi un onesto e giocondo sollazzo per mettersi poi sul lavoro abituale con l'animo ringiovanito e colla persona rinverdita di forze."
In riflesso impertanto a tanti e sì belli vantaggi ben ragionevole presentasi il gaudio, giusto il general contento nell' Illustre Trieste ; contento che si estende in tutta la Monarchia, ma in special modo nelle vicine Provincie e per cui moltissimi abitatori delle stesse quì si ridussero per compartecipare di tanta allegrezza, resa ancor più solenne pel graziosissimo intervento del Grande che ci governa, con accompagnamento di Cortèo illustre.
Sì, gode Trieste perchè confida nell' Onnipossente di opportuna assistenza, gode, perchè spera nella costante protezione di Cesare.
Da Dio i beni tutti derivano, ed è perciò che

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in qualsisia umana impresa a Lui fa duopo ricorrere, Lui invocare di clementissimo ajuto, mentre verun' opra potrà riuscire di durevol profitto, se priva del celeste soccorso. - Religione così c'insegna, e ci offre all'uopo a riflesso il vaticinio dello inspirato Cantor de' Salmi, che così dice : Se il Signore non edifica egli stesso la Casa, invano si affaticano quelli che la edificano. Ed in base appunto a tali dottrine il Piissimo Diocesano Pastore Monsignor Legat benediceva con rito solenne e la fondamental Pietra in occasione dell'iniziamento della grand' Opra, ed in oggi quella di Chiusura pel compimento della medesima, ­ implorando che il celeste favore abbia ad accompagnar mai sempre lo scopo delle imprese, a temporale vantaggio dell'umana famiglia, onde possa questa benedire e nel tempo e nell'eternità alle Misericordie del Signore.
In tutti e due gli accennati incontri, Trieste ebbe l' alto onore, il massimo conforto di veder assistere ai Religiosi riti l' Imperatore e Re Francesco Giuseppe, Sovrano Nostro amatissimo. E siccome in tali occasioni, il Podestà locale signor Cav . de Tommasini ebbe ad indirizzare alla Maestà Imperiale analoghi discorsi in tributo di ringraziamento e gratitudine pel favore sommo alla Città impartito, altro motivo di piena contentezza ebbe dessa ad esperire nelle assicurazioni che all' altefatta Maestà Sua piacque esprimere in risposta ai discorsi stessi : Che la Sovrana sua grazia, cioè, si sarebbe costantemente mantenuta a prò di Trieste

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fedelissima, e che desiderava ad un tempo che l' opra dalla Religione benedetta abbia ad apportarle tutte le desiderabili prosperità. -- Oh espressioni veramente paterne, espressioni d'immenso conforto - !
Ed altra soddisfazione prova pur Trieste nel compatimento benigno di cui l'onora l'Altezza Imperiale e Reale del Serenissimo Arciduca Ferdinando Massimiliano, Principe Eccelso, quale per le auree doti di cui va distinto viene generalmente venerato ed amato. Trieste ebbe vasto campo di conoscere l' amatissimo Principe, e profonda gratitudine serberà mai sempre per la venerata Sua Persona, vero esemplare di pietà illuminata, di beneficenza evangelica. Dessa n' è addolorata, ed oh quanto! per la di Lui lontananza causata dall'alta Mansione cui venne destinato ad assumere in altro Dominio della Corona ; ma se all' Augusto di Lui Fratello, piacque destinarlo in Governatore del bel Regno Lombardo-Veneto a felicitazione di quelle deliziose Contrade, onde per tal modo offrire anco alle stesse un'attestato del paterno Suo affetto, il Principe Virtuosissimo però non volle lasciare senza un conforto Trieste, che tante prove gli esebi di sincerissimo suddito amore, quindi si compiacque offerirle pegno dell'alto suo compatimento nelle visite ch'Egli Le farà annualmente in occasione che sarà per condursi nella magnifica e deliziosa sua villa di Mira-Mare, poco lungi dalla Città ; visite che ai Triestini riesciranno sempre onorevolissime ed oltre modo gradite, sperando di più in tali avventuratissime occasioni di poter umiliare i tributi di suddito ossequio anco a quell' Ec

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celsa e Degnissima Principessa, già per fama conosciuta, per fornita di virtù le più belle ed utili, e che perciò il Principe Eccelso saggiamente elesse in compagna de' suoi giorni.
Fortunatissima Trieste ! Ti consola adunque, che le tue speranze non andranno deluse. La suddita tua fedeltà al Trono Imperiale, Ti assicurano la Sovrana Grazia, - la vantaggiosa posizione Ti promette commerciale floridezza, e per tali propizie circostanze, e più per virtù della invocata benedizione Celeste in assistenza delle tue imprese, sarai per pervenire sott' ogni rapporto a quella celebrità di cui vanno distinte le principali Città marittime di Europa.