Bibliografia Ferroviaria Italiana


FRANCESCO BERTUCCIO, MARIA GIOVANNA MELLO (A cura di)

Quelle grandi ruote rosse. Storie di vita e di lavoro in Valle Scrivia

Genova : Sagep editori, 2013.
Pagine 480. Cm. 24x17.
ISBN 978-88-6373-238-2

Dalla quarta pagina di copertina: "Una linea ferroviaria, quella dei Giovi, è il filo conduttore delle interviste fatte a chi ci ha lavorato o chi ha preso il treno per andare a lavoro o per studiare, a chi sul treno ha fatto il suo viaggio di nozze, o a chi ricorda i terribili momenti della seconda guerra mondiale. Una linea ferroviaria testimonianza dei cambiamenti del territorio nel corso degli anni: lo sviluppo industriale e di pari passo quello edilizio, il fiorire di attività commerciali e del turismo.
Orgogliosi di esser parte di una famiglia dove tutti, proprio tutti, hanno "la ferrovia nel cuore"."

Indice del libro
Premessa9
Introduzione11
Note per la lettura17
Sciutto Giovanna
Ho visto le rotaie che giravano e sembravano due corde
21
Percivale Lorenzo (Tilio)
Uno stralcio della propria vita - Pontedecimo 1941/1946
25
Percivale Lorenzo (Tilio)
Se mi avessero detto: Vanni un po' a Brignole a vedde comme o l'è o travaggio
35
Tavella Attilio (Lippi)
Avevo l'incarico di suonare la tromba se sentivo il rumore degli aerei
45
Traverso Adriano
Ho fatto il macchinista, ho fatto il portatore di Cristi: sono due lavori che chi ha paura è meglio che li pianti lì
49
Tavella Pierino
Per me è stato bello questo lavoro e non avrei voluto lasciare i cavalli
57
Boano Pietro
Il viaggio di nozze l'abbiamo fatto in treno... avevo centocinquanta lire!
73
Campi Dino
Eravamo gente che conosceva il mestiere e sapevamo cosa avevamo in mano
79
Olivieri Rino
Era gente che conosceva il mestiere e noi abbiamo imparato da loro
87
Molinari Luigi (Gino)
Ho ciantò sûbito de stûdiâ quando ho trovò d'andà a travaggià da Asborno!
99
Malvasio Tranquilla
C'erano pochi soldi e per molti il costo del treno era alto
111
Tavella Lorenzo
Noi che lavoravamo in ferrovia rispetti ad un operaio di fabbrica stavamo già meglio
115
Simonotto Eugenia
Aveva il pane fisso: il ferroviere poteva essere anche brutto come la notte, ma le ragazze lo sposavano!
125
Balestra Armando
Il mio lavoro mi ha dato tante, tante soddisfazioni, perché io ero appassionato del mio lavoro!
133
Bisio Armando
Ci han detto: "Uno fuggire, dieci kaputt!" È l'unica cosa che abbiamo capito!
141
Rampon Francesco
Ma a mi me toccâva andâ a fâ giâ i treni!
149
Barbieri Francesco
Un mestiere lo avevo sempre e ho sempre trovato lavoro
161
Toninelli Eraldo
Medico delle Ferrovie: è stata la gioia più grossa che ho potuto dare al mio papà!
169
Frizione Stefano
C'era un'Opera del Fondo Ferrovieri che allora funzionava veramente
177
Ghiglione Giuseppina
A stare dietro un banco ci vuole educazione, calma, saper parlare e, anche se si ha ragione, stare zitti!
183
Grosso Michelangelo
Ero innamorato del mio lavoro, ho sempre lavorato con passione
195
Balbi Lorenzo (Lolle)
Se li guadagnavano quei soldi!
207
Gaballo Saulle
Ho fatto via via la progressione di carriera
211
Cereseto Pierino
Bisogna ringraziare i macchinisti, perché erano sempre loro che riuscivano a ottenere qualcosa
217
Cecchini Lidia vedova Giuseppe Barbieri (Giorgetto)
Giorgetto l'ho conosciuto finita la guerra, andando a ballare alla Croce Rossa
227
Traverso Giorgio
Io ho sempre tribolato per andarci, al lavoro! Sempre posti dove non c'erano treni!
231
Masuelli Antonio
Negli anni Sessanta abbiamo ottenuto le quarantotto ore e il riposo settimanale
237
Ferrario Michele
C'erano le traversine da cambiare... metter giù i binari...
243
Simonotto Giorgio
Ho viaggiato con degli amici per anni e anni, sempre sugli stessi treni... era un modo di vivere insieme
253
Russo Giovanni
Poi... quarantun anni di ferrovia e treni! Ogni giorno!
259
Simonotto Orazio
L'andare di un treno non dipende solo dal macchinista che lo porta!
265
Bonelli Giuseppe
Nel marzo del '59 ho iniziato a fare i primi collegamenti elettrici sul piazzale
277
Cabella Alessandro
Sentivo in distanza il fischi della locomotiva... "Va chissà dove!" pensavo
283
Balbi Narciso
C'erano quattro concerie a Ronco e ben tre erano della famiglia Balbi
291
Persano Angelo
Storie che ho vissuto o che ho sentito raccontare dai miei antenati
297
Vigna Gianfranco
Ti affiancavano a un'altra persona e imparavi con la pratica e l'esperienza e poi se eri bravo continuavi ad imparare per conto tuo
311
Romanello Rodolfo
In casa mia pensavano a una sistemazione in ferrovia, volevano vedermi ferroviere
321
Rosa Francesco
Noi siamo stati una delle ultime generazioni di macchinisti che conoscevamo la macchina fin nei bulloni
327
Dasso Giuseppe
Cento chilometri di linea gestire dal Genio Ferrovieri
337
Tavella Silvana
Le donne in Ferrovia erano poche e io sono stata tra queste
347
Bagnasco Franco
Avevo sei o sette anni e mi sedevo lì a vedere la macchina a vapore
353
Bonafini Luigi
La ferrovia mi è rimasta sempre nel cuore!
361
Bottaro Luigi
La cosa essenziale era guardare avanti senza distrarsi
369
Casella Vincenzo
Mi convocavano per iniziare un altro corso: questa volta sui telefoni
377
Traverso Erasmo
Io sono partito che c'erano quei boschi lassù e basta, e poi non cìera niente, niente!
393
Malvasio Maurizio
L'attività è centenaria... La licenza intestata a mio nonno è dell'8 gennaio 1927
403
Ameri Franco
Ricordo quelle grandi ruote rosse, con quelle bielle!
411
Pedemonte Sergio
Andavo a licenziare i treni col libro di geologia in mano
423
Silva Mirella
A mazzo no gh'aveivimo ciü manco un segiulin pe terra! Mesi allucinanti!
443
Gatto Bruno
La Ferriera, il rione del passaggio a livello era un luogo di giochi per noi bambini
451
Sonzogno Pietro
In una fredda notte invernale sono nato io, e sono nato proprio in deposito!
455
Lorenzo Percivale (Brano autobiografico)
E cia-e (Le piane)
467
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